Il giorno di Natale, quando molte famiglie gioiosamente si riuniscono, ci sono sempre delle persone che rimangono sole. Ma in Georgia, due Lions club (East Cobb e Marietta) da 35 anni si assicurano che nessuno sia dimenticato.
Ogni Natale, i club consegnano pasti e visitano gli anziani della contea che sono costretti a casa. Questi anziani ricevono un pasto caldo tutti i giorni attraverso il programma Meals on Wheels (Pasti su Ruote) gestito dalla contea, ma gli addetti della contea sono in ferie e trascorrono le feste con le loro famiglie. “Nessuno voleva lavorare a Natale”, spiega il PDG Ray Moore, socio del Lions Club East Cobb.
Questo miracolo di Natale in realtà è cominciato ad una festa del Ringraziamento, quando i due club si erano ritrovati insieme a mangiare 35 anni fa. Hanno compreso che c’era un’esigenza. Ed hanno deciso che sarebbero stati coloro che avrebbero risposto e servito. Oggi il programma è diventato talmente conosciuto che molte famiglie della comunità hanno chiesto di farne parte. Un signore con la sua famiglia percorre addirittura 140 km la mattina di Natale per aiutare in cucina.
“La gente adora questo evento” dice Moore. “È un buon modo di insegnare ai nostri bambini a prendersi cura degli altri”.
Tutti noi vogliamo sapere che la nostra vita ha un significato e che avremo un impatto sugli altri.
I Lions e gli altri volontari lavorano insieme per preparare e consegnare circa 100 pasti ogni anno, più o meno.
In novembre, Moore raccoglie i nomi delle persone da aiutare. Con sua moglie Liz, anche lei un socio di East Cobb, comincia a raccogliere buoni spesa donati dai supermercati ed insieme ai soldi delle raccolte fondi dei Lions e alle donazioni private comincia ad acquistare alimenti in offerta. Ogni pasto include tacchino e prosciutto arrosto, patate candite, fagiolini, ripieno e panini, più una borsa regalo di frutta fresca, dolci di Natale e torta.
La famiglia Moore comincia a preparare i fagiolini la vigilia di Natale prima di trovarsi con il resto della loro famiglia. Alle 9 del mattino di Natale, i volontari cominciano a radunarsi alla chiesa metodista Powers Ferry United per preparare il resto e confezionare i pasti da consegnare in tutta la contea di Cobb.
Molti, giovani e anziani, si radunano con spirito natalizio attorno alle tavole per decorare le borse per la frutta e il dessert, sotto la supervisione della nipote di Moore, e Moore distribuisce mappe per indicare il persorso ai volontari che si occupano delle consegne agli anziani. Quando gli autisti sono in consegna, i Moore restano per pulire la cucina.
Siccome si ritrovano con la loro famiglia la vigilia di Natale, senza questo progetto il loro giorno di Natale sarebbe tranquillo. “Mia moglie sarebbe costretta a star seduta a guardarmi tutto il giorno di Natale e a me dispiacerebbe molto per lei, quindi devo continuare con questo evento” dice ridendo. “Siamo stanchi quando finisce, ma anche molto soddisfatti”.
Anche Steve e Nan Hughes del Lions Club Marietta, insieme alla loro figlia Amy, considerano questo evento una tradizione delle feste.
“Tutti noi aspettiamo con impazienza la mattina di Natale. È un impegno, ma allo stesso tempo non lo è. Vogliamo parteciparvi perché sappiamo che lasceremo un segno su ogni persona che incontreremo in questo giorno speciale. Magari non vedranno nessun altro quel giorno, e noi portiamo loro un pasto nutriente che altrimenti non avrebbero ricevuto” dice Steve Hughes.
“Le persone sono eccitate [alla chiesa]. I bambini corrono qua e là. Non è un service di natura medica. Non stiamo donando occhiali da vista o apparecchi acustici, e non stiamo facendo educazione, ma è esattamente quello che ci siamo impegnati a fare: servire”.
“Quando si chiede ai soci perché sono dei Lions, rispondono con tutte le cose che i Lions fanno” dice Moore. “Ma il vero motivo per cui si è Lions è perché quello che facciamo ci a sentire bene con noi stessi. Tutti noi vogliamo sapere che la nostra vita ha un significato e che avremo un impatto sugli altri. Quello che facciamo con questo progetto è prova di questo. È un duro lavoro, ma ci fa sentire bene. È Natale”.
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Joan Cary è l’assistente del direttore della Rivista LION.