Un club californiano organizza dei fuochi d’artificio con misure anti COVID e guadagna 12 nuovi soci
Per molti, i giorni della quarantena spesso iniziano con la domanda: “E ora cosa possiamo fare”? Ma per uno come il Lions Joe Barss, la migliore domanda in questi tempi così incerti è: “Come possiamo continuare a fare quello che facciamo meglio, ma in tutta sicurezza”?
Nonostante il mondo si sia fermato, Barss, il secondo vice presidente del Lions Club Exeter nella regione centrale di San Joaquin Valley in California, ha portato una dozzina di nuovi soci (9 uomini e 3 donne) al suo club durante la pandemia. In aprile, si è tenuta una grande cerimonia d’investitura all’aperto seguendo le linee guida sul distanziamento sociale.
“È una scusa abbastanza comune. Sono tutti troppo occupati (per unirsi a un club)” dice Barss, un giardiniere che al momento è nella sua alta stagione lavorativa. “Ma a causa del COVID-19, non è stato male come al solito. La gente se ne stava seduta a casa rendendosi conto che non stavano combinando molto, e volevano fare del bene per la loro comunità. Siamo un club abbastanza attivo e hanno scelto di diventarne parte”.
Soltanto perché devi sottostare a limitazioni per salvaguardare la salute, non significa che devi smettere tutto, afferma. “Significa solo che devi essere creativo”. Ex allenatore di calcio, Barss è conosciuto per la sua creatività, per la capacità di portare nuova vita in un club di vecchia data, e tenere alto il morale durante i momenti difficili.
Quando il solito ristorante dove si incontravano non è più stato disponibile a causa del COVID-19, non hanno smesso di incontrarsi. Circa 35 degli attuali 74 soci si trovano alle 6.30 ogni giovedì mattina per la loro riunione settimanale al parco.
I Lions del club Exeter sono conosciuti per il loro grande evento di raccolta fondi, la Brewfest, che si tiene ogni anno a maggio, per una partita di baseball “all-star” per diplomandi che coinvolge quasi 30 scuole superiori della zona, e per lo spettacolo professionale di fuochi d’artificio della città, una tradizione che risale alla Seconda Guerra Mondiale.
Quest’anno, con la Brewfest rimandata a settembre, i Lions dovevano trovare i fondi per i fuochi d’artificio, o lo spettacolo sarebbe saltato. Grazie al grande sostegno da parte delle attività economiche e dei 15.000 residenti, hanno raccolto 16.000 USD in meno di 30 giorni, dice il Presidente di Club Scott Stults.
Ma c’erano ancora molti cambiamenti da apportare.
“Quando ci siamo incontrati per la prima riunione organizzativa, c’erano molti dubbi, ma io non mi smuovo facilmente. Quando sono convinto di qualcosa, lo faccio accadere. Allora ho detto: hey, basta con questa negatività” dice Barss. “Se ci credi, lo puoi vendere. Abbiamo un obiettivo e ci impegniamo per raggiungerlo”.
I fuochi d’artificio verranno lanciati ad un’altezza maggiore per permettere al pubblico di ammirarli in tutta sicurezza dalle loro case o automobili, come ad un drive-in. La tradizionale preghiera d’apertura e l’inno nazionale saranno trasmessi in tempo reale su Facebook e verrà utilizzato un drone per mandare lo spettacolo pirotecnico in streaming.
“Lo possiamo fare perché abbiamo un buon gruppo”, dice il quarantenne Barss. I soci hanno un’età compresa fra i 24 anni del primo vice presidente, esperto in tecnologia, e gli 80 e passa anni dei soci che apprezzano l’energia dei giovani e il divertimento che portano alle riunioni.
“La cosa più facile da fare in tempi come questi è sedersi e aspettare che qualcuno di dica cosa fare” dice Barss. “L’abbiamo fatto per un po’, poi ci siamo resi conto che stavamo appassendo sulla vite. Se non avessimo fatto qualcosa come club, saremmo avvizziti. Devi verificare le linee guida e limitazioni che sono in vigore, e poi adattarti.
Quando sono diventato socio (nell’ottobre 2018), il Presidente mi ha detto: se diventi socio, sii attivo, partecipe, e di’ a tutti chi sei”. Tutti in questa città sanno chi sono i Lions ”.
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Joan Cary è l’assistente di redazione della Rivista LION.
